Gli investitori statunitensi che hanno venduto i loro bitcoin hanno subito perdite per quasi $ 1,7 miliardi di dollari.
Infatti, molti investitori relativamente nuovi sui mercati della criptovaluta hanno subito delle notevoli perdite monetarie a causa della persistenza del crollo del mercato delle criptovalute a partire dalla fine del 2017, dopo che il Bitcoin ha raggiunto il picco di 20.000 USD poche settimane prima.
Tuttavia, negli Stati Uniti, le perdite realizzate risultanti da questo calo sono deducibili dalle imposte ma, secondo i numeri di un recente rapporto, la maggior parte degli investitori che hanno venduto i loro Bitcoin in perdita non li detraggono dalle imposte di quest’anno.
Questo rapporto ha esaminato più di 1.000 investitori statunitensi alla fine del 2018 e raccolto dati sulle perdite realizzate partendo dalle stime precedenti. Esso osserva, senza sorprese, che molti investitori non considerano il fatto che la vendita di criptovaluta, a scopo di lucro o per una perdita, sia un evento tassabile, e che la mancata segnalazione potrebbe portare a verifiche che obbligherebbero in seguito gli investitori a pagare delle sanzioni e degli interessi. Le loro perdite combinate vendendo dei Bitcoin nel 2018 ammontano a circa 1,7 miliardi di dollari, una cifra enorme. Le perdite non realizzate degli investitori di Bitcoin che non hanno ancora venduto la loro criptovaluta sono ancora più alte, ammontando a circa 5,7 miliardi di dollari. In media, ogni trader avrebbe perso circa 718$. E il rapporto evidenzia il fatto che più di un terzo degli investitori non intende segnalare i propri guadagni o perdite in relazione alle criptovalute.
"Tra gli investitori americani in bitcoin che non intendono dichiarare, il 35% pensa a torto di non essere obbligato a segnalare i propri guadagni o perdite negli investimenti in bitcoin",
Ciò si spiega principalmente con la grande incertezza riguardo al come gli investitori devono dichiarare le loro transazioni in criptovaluta. Così, più della metà degli investitori in Bitcoin intervistati non si è nemmeno resa conto di poter richiedere una detrazione per le proprie perdite realizzate, e oltre il 20% ha dichiarato di non sapere da dove partire per rendicontare gli utili / le perdite realizzate e non realizzate. Ma una volta messi al corrente di aver diritto a una detrazione fiscale, circa il 58% dei trader che avevano realizzarono dei guadagni, e il 53% di quelli che avevano realizzato delle perdite hanno dichiarato di essere più propensi a dichiararle sulle loro imposte, ora che conoscevano meglio le regole e i regolamenti. La relazione mette ben in evidenza la necessità di investire di più nella sensibilizzazione del pubblico verso il trading e gli investimenti in criptovaluta. Informando il pubblico sui propri obblighi e doveri, così come sui propri diritti, si potrebbero risparmiare molti problemi con le autorità. Ma fintanto che l’Internal Revenue Service (IRS) non inizierà a offrire agli investitori maggiori dettagli su come segnalare i propri profitti e perdite, e a reprimere severamente quegli individui che non dichiarano le loro attività di trading di criptovaluta, è probabile che molti investitori continueranno a evitare di segnalare le loro transazioni in Bitcoin.