Jordan Belfort, il celebre lupo di Wall Street, ha recentemente affermato che le ICO erano per lui la truffa più grande e che erano certamente una bolla pronta ad esplodere sulla testa degli investitori. Ha aggiunto che era un fenomeno molto peggiore di tutto quello che avrebbero potuto fare precedentemente.
Questa affermazione è contraria al parere degli esperti di criptovalute, che dichiarano che sono i vecchi della banca e della finanza che hanno paura dell'arrivo sul mercato degli ICO, che sono una novità importante per l'ambito finanziario, dato che sconvolgono le abitudini.
Ma innanzitutto, che cosa sono esattamente gli ICO ?
Una ICO è una "initial coin offering", vale a dire una raccolta fondi in criptovalute. Si tratta di un fenomeno che sta guadagnando potenza nei mercati finanziari. Le ICO sono quindi utilizzate dalle startup per superare il rigoroso e regolamentato processo di raccolta fondi presso le banche e società di capitale di rischio. Attualmente, molti imprenditori, investitori, speculatori vogliono « surfare sulla bolla » delle « ICOs ». Concretamente, queste emissioni di gettoni o « tokens », attivi ibridi, a volte vicini alle azioni, danno a coloro che li acquisiscono il diritto di utilizzare i servizi dell’azienda che li emette.
Perciò, dall'inizio dell'anno, gli imprenditori della blockchain hanno raccolto 327 milioni di dollari grazie alle ICOs, contro ai 295 milioni di dollari provenienti da VC (Venture Capital = fondi capitale di rischio) e sembra che questo sia solo l'inizio.
Per i difensori delle ICOs, non si dovrebbe vietarle dato che si tratta semplicemente di un altro modo di poter raccogliere dei fondi per le aziende tecnologiche, ed è per questo che queste startup scelgono di farlo tramite le criptomonete, dato che si tratta del loro ambito. Prima, era obbligatorio passare attraverso un Venture Capital per cercare dei fondi ed essi decidevano se erano disposti o meno ad investire in una determinata società, seguendo le loro regole. Grazie alle ICOs, la raccolta di fondi è più facile e più flessibile e senza l'interferenza delle società di capitale di rischio.
Tuttavia, sembra che gli investitori assumano altrettanto rischi con le ICOs che acquistando un titolo classico. Infatti, le ICOs presentano forse meno sicurezze, ma offrono maggiore trasparenza. Con le ICOs è possibile verificare il codice sorgente, scaricare il progetto, testarlo, ciò che non si può fare nel mercato classico delle azioni, ad esempio. Sull'insieme dei gettoni emessi, solo alcuni corrispondono a delle applicazioni che attualmente funzionano. Gli altri sono spesso ancora in fase o di progetto o di sviluppo, e i prezzi crescenti dei loro gettoni riflette il fatto che il mercato specula sul loro successo. Ecco perché è necessario prendere delle precauzioni prima di investire in una ICO, perché alcuni progetti possono essere fraudolenti.
E se il denaro raccolto non raggiunge l'importo minimo richiesto dall'azienda, il denaro viene quindi restituito agli investitori.
Le ICO sono una forma nuova e dirompente di raccolta di fondi per portare a termine progetti tecnologici. Esiste certamente una forte speculazione, ma i progetti condotti possono avere successo e rivelarsi degli investimenti intelligenti per gli investitori. In ogni caso, c'è un forte antagonismo tra i sostenitori delle ICO e quelli che si sentono minacciati da questa nuova forma di finanziamento, accessibile al grande pubblico, come nel caso delle banche e delle venture companies ad esempio, abituate ad un modello più tradizionale.