Le criptomonete, come il Bitcoin o Ethereum, sono sempre più utilizzate nei paesi dell'America Latina. In quest'area geografica, rispondono infatti ad una crescente necessità della popolazione per affrontare la diffidenza nei confronti delle banche e dei governi. Le criptovalute permettono agli individui di aggirare il problema del protezionismo o di altre politiche governative restrittive, che sono comuni in America Latina. Con queste criptovalute viene promossa la libertà economica dei cittadini.
In primo luogo, le criptovalute consentono di eludere il controllo monetario dello Stato. Questo è per esempio il caso del Venezuela, dove li suoi abitanti usano dei usa marketplace online per acquistare dei bitcoin con la loro valuta locale, il bolivar. In effetti, la valuta locale ha sofferto di un'inflazione del 450% nel corso dell'ultimo anno, e questo fenomeno di svalutazione della moneta, guidato dal governo, non sembra volersi fermare. In questo caso, le valute digitali forniscono quindi un modo sicuro per eseguire degli scambi e per risparmiare. Il volume di scambio è triplicato nel corso dell'ultimo anno, dato che la popolazione si rivolge a questa alternativa a causa dei gravi problemi economici del paese e della costante svalutazione della moneta. Il vantaggio del Bitcoin è che permette di superare le restrizioni alle frontiere, non essendo una valuta nazionale, bensì una moneta internazionale basata su Internet. E' così che sempre più venezuelani usano i Bitcoin per poter comprare del cibo sui siti americani come Amazon o Walmart, e per farsi poi consegnare i loro ordini a casa dagli Stati Uniti.
Un altro motivo di successo delle criptpovalute in America Latina è che permettono anche di pagare meno tasse sugli acquisti. Questo è particolarmente il caso del Brasile, dove la tassa di importazione sui beni esteri è estremamente elevata (fino al 60%). Ma usando il Bitcoin o un'altra criptovaluta, un acquisto internazionale può essere esentato dal pagamento di questa imposta. Allo stesso modo, all'estero, un brasiliano dovrebbe pagare una tassa molto sostanziosa per ciascuno dei suoi acquisti, mentre con le carte di credito che utilizzando i bitcoin, le tasse sono molto più basse. In entrambi i casi, l'approccio non è illegale, ma gode di una mancanza di regolamentazione in quest'ambito.
Source: ReasonTV
Infine, il sistema di blockchains sulle quali si basano le diverse criptovalute può anche essere utile nel liberalizzazione del mercato, facilitando alcune procedure amministrative. Infatti, le blockchains permettono di aumentare la sicurezza e ridurre i costi bancari in America Latina. Per ora, si tratta per lo più di progetti che consentono di aggirare le difficoltà che affrontano gli imprenditori in alcuni paesi del Sud America, vale a dire la lentezza dell'amministrazione o addirittura la necessità di dimostrare l'autenticità di alcuni documenti. Con le banche dati delle blockchains, è quindi ora possibile salvare i documenti in modo affinché non vengano mai alterati, per dimostrare quindi la loro autenticità senza ad esempio dover pagare per degli atti notarili. Queste blockchains sono anche strumenti molto utili per poter registrare delle transazioni finanziarie, dato che sono registrate pubblicamente e in maniera immutabile, e possono quindi dimostrare la legittimità degli scambi.
Investire nelle criprovalute viene sempre più percepito come un'alternativa stabile e vantaggiosa in confronto con il sistema bancario tradizionale. E' quindi probabile che il sistema bancario tradizionale si appresti a vivere dei gravi problemi, in primo luogo in America Latina ma anche in tutto il resto del mondo, con la tecnologia delle blockchains e delle criptovalute. Gli investitori che vogliono sfuggire all'inflazione e aumentare i propri profitti hanno quindi l'interesse ad investire sin da ora in questa tecnologia.